In sanscrito Japa significa ‘’mormorare’’ mentre Mala significa “ghirlanda“. Una mala è ‘’la ghirlanda usata per sussurrare preghiere’’.
Le sue origini sono indiane e risalgono a milioni di anni fa.
L’ utilizzo della mala è presente in diverse culture e religioni del mondo sia per meditare, sia per connettersi con la propria spiritualità’ e sia anche per beneficiare degli effetti benefici delle pietre di cui è composto.
Una mala é un oggetto sacro, un oggetto che, una volta entrato in contatto con il nostro corpo, diventa parte di noi, influenza il nostro benessere psicofisico, ci accompagna e sostiene nel cammino di vita.
DA COSA É COMPOSTO UNA MALA
La mala é composta da 108 pietre (o comunque da multipli di 9) oltre a una pietra più grande, o un elemento centrale, denominato “guru” o “meru” cui spesso è collegata una nappina.
Perché proprio 108?
La risposta a questa domanda è infinita: dalla religione all’astrologia, dalla scienza alla linguistica, la ricorrenza di questo numero ha qualcosa di incredibile.
Nella tradizione indiana il 108 è un numero sacro e simbolico. Il primo numero, 1, rappresenta Brahma, la Coscienza Suprema; nel numero 8 si ritrovano gli otto aspetti della natura (i 5 Elementi: terra, acqua, fuoco, aria, etere) più Ahamkara (l'Io, individualità o ego), Manas (la mente raziocinante ed analitica) e Buddhi (intelletto superiore, intuito, intelligenza creativa).
Lo zero rappresenta il cosmo, la creazione personificata nella divinità di Shiva. Il numero 8 è anche la Shakti, energia femminile primordiale, il potere della manifestazione, responsabile dell'espressione del mondo fenomenico nei suoi molteplici aspetti. Il numero 1 è l'unione di Shiva e Shakti, la fusione totale dei due principi opposti. Il numero 0 rappresenta la reintegrazione del Sè individuale con il Sè Universale. Ed ancora il 108 rappresenta la realtà:
* 1 rappresenta la verità Ultima
* 0 al centro rappresenta lo stato di Samadhi
* 8 rappresenta la natura creativa.
Ma non e’ tutto:
L' IMPORTANZA DEL NUMERO 9
- il numero 108 è multiplo del numero 9;
Il numero Nove è simbolo di completezza e compimento e l’energia vibrazionale di questo numero, comprende la forza di tutti quelli che lo precedono.
- sommando i tre numeri che lo compongono 1+0+8 si ha di nuovo il numero 9.
A sua volta il numero 9 è importante perché è 3 volte 3, considerato il numero perfetto.
COME COSTRUISCO UNA MALA
Creare una mala per qualcuno presuppone attenzione, presenza, energia, amore. Non basta comporlo, non basta la manualità. Ciò ridurrebbe il tutto ad una semplice collana.
Avere qualche informazione sulla persona cui l’oggetto è destinato mi permette di focalizzarmi su una specifica intenzione, sull’energia con cui attivarlo.
Mi piace creare ogni mala partendo da un’analisi della Numerologia Tantrica (un metodo che analizza la propria data di nascita ed estrapola delle indicazioni su cui soffermarsi per crescere nel proprio percorso di vita). Il tutto supportato dalla conoscenza della Cristalloterapia. Il Guru finale é solitamente una mia creazione artigianale di un metallo che andrà’ scelto a livello personale e che supporterà la simbologia del prodotto finale.
Ogni mala pertanto é totalmente personalizzato e sarò ben felice di ascoltare la vostra voce per decidere insieme le pietre piu’ indicate.
LA MALA: COME SI USA
La mala può essere utilizzata sia durante la meditazione sia essere indossata per beneficiare delle sue vibrazioni costanti legate alle specifiche caratteristiche delle pietre.
Se utilizzato per meditare, le pietre vanno sgranate una ad una usando i polpastrelli del dito pollice e del dito medio e mai l’indice, che è il dito che rappresenta l’ego.
Partendo dalla prima pietra dopo il guru si prosegue fino ad arrivare all ultima pietra (prima di quella del Guru), dalla quale si riparte per ripercorrere le 108 pietre in senso contrario.
Meditare con il japa mala è una delle pratiche più forti per l’uso dei mantra che richiedono una ripetizione sonora (o in silenzio).
COME SCEGLIERE QUELLO GIUSTO
Oltre ad una consulenza personalizzata e’ bene sapere che oltre alla scelta delle pietre, una mala va definita anche per la sua struttura.
Una Mala é quasi sempre composta da 108 pietre (o grani). In base alla dimensione della pietra l’oggetto sarà più o meno lungo.
Se utilizzo una pietra da 6 mm la lunghezza sarà al petto, se invece utilizzo una pietra da 8 mm l’oggetto arriverà all’ombelico. E’ quindi fondamentale capire se si preferisce una dimensione più contenuta piuttosto che un oggetto più lungo.
UN PO’ DI STORIA
Per tradizione il mala è composto da grani di legno di sandalo o tulsi o semi di Rudraksha.
I Veda narrano di come il dio Shiva esprimesse la sua compassione per il genere umano versando lacrime che, raggiunto il suolo, germogliavano e si trasformavano nell’albero di Elaeocarpus, dal quale si ricavano per l’appunto i semi di Rudraksha.
Questi semi, citati molto spesso nei Veda per i loro poteri salvifici, sono caratterizzati da una funzione equilibrante e sono in grado di captare e cogliere l’energia necessaria per proseguire nel percorso che porta alla spiritualità. Tuttora in India si piantano gli Elaeocarpus per andare a ripristinare l’equilibrio energetico della zona.
COME PULIRE E RICARICARE UNA MALA
Com’è noto i cristalli hanno il potere di assorbire e rilasciare energia. Prima dell’annodatura ciascun grano è lavato in acqua correte, purificato e ricaricato su una drusa di Ametista. Non è pertanto necessario pulire la japamala prima di usarla o d’indossarla.
Il modo migliore per ricaricare le vostre pietre è sgranarle durante le vostre meditazioni.
Oppure:
- su un piatto ricoperto di sale asciutto, adagiate la vostra mala e lasciatela lì per un’intera notte.
- Esponete i grani al bagliore della luna o ai raggi non diretti del sole
- Bruciate un bastoncino d’incenso e ondeggiatelo in modo da indirizzarne i fumi sui grani
- Esponete la vostra mala alla vibrazione sonora prodotta da strumenti sciamani che lavorano sugli effetti benefici delle frequenza vibratorie.
- La minuteria ed il guru bead possono essere puliti con un panno specifico per la pulizia degli argenti e dei metalli preziosi.
- Evitate di porre la mala sotto l’ acqua poiché il filo di cui e’ composto potrebbe danneggiarsi.
FARE ATTENZIONE A...
Acqua, lozioni, oli per il corpo, cosmetici, profumi, eccessiva esposizione al calore che possono alterare le pietre e danneggiare il guru finale.
Le pietre che vengono utilizzate per creare le japamala di Samsara sono naturali ed alcune, per la loro composizione, sono porose e assorbenti. Meglio assicurarsi sempre che profumi e lozioni siano stati completamente assorbiti dalla pelle, prima d’indossare la japamala.
Non indossate la japamala durante il sonno.